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Come si fonde l’oro

La fusione dell’oro richiede processi molto specifici e delicati che devono essere svolti con molta cautela e attenzione. Vediamo di cosa si tratta.

Crogiolo con oro fusoLa fusione

La fusione dell’oro avviene all’interno di forni che raggiungono altissime temperature (il punto di fusione dell’oro avviene infatti è di 1064°). Assieme all’oro, nel crogiolo (un recipiente che resiste ad alte temperature studiato appositamente alla fusione dei metalli) vengono messe piccole quantità di salnitro e borace, che aiutano a diluire, proteggere e a rendere più liquido il metallo durante il processo di fusione.

La colatura

Al raggiungimento della temperatura, si estrae il crogiolo dal forno e si procede con la colatura all’interno delle staffe (dei contenitori in ghisa che vengono leggermente unte con dell’olio di lino per non far attaccare il metallo fuso alle loro pareti). La colatura deve avvenire molto velocemente per evitare che si solidifichi in maniera poco omogenea. A questo punto si otterrà un lingotto che dovrà essere analizzato per vedere qual è il titolo esatto dell’oro.

L’affinazione

La fusione viene soprattutto utilizzata per raffinare l’oro, renderlo puro e dividerlo da tutte le altre leghe poiché spesso viene utilizzato unito ad altre leghe per renderlo più duro, resistente, brillante e colorato (oro rosso o oro bianco). Si tratta del processo di affinazione.

L’ultimo passaggio

Nel processo finale il lingotto viene immerso nell’acido solforico per renderlo brillante e lucido e per eliminare eventuali scarti. Infine il lingotto dovrà essere lavato e reso pronto per rimetterlo sul mercato.

 

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